Coronavirus e Linguaggio del Corpo della paura

Il noto Coronavirus (COVID-19) è un virus molto contagioso partito dalla Cina che si è diffuso a livello globale, cambiando le abitudini di vita di moltissime persone

L’impatto del virus ha avuto diversi effetti negativi – oltre alle morti dei soggetti più a rischio – sull’economia e sulla popolazione: confusione e paura, spostamenti di persone e merci limitati, contatti fisici da evitare, manifestazioni e aggregazioni pubbliche sospese in luoghi di divertimento, di lavoro, di formazione e di culto. Inoltre, nel tentativo di limitare i possibili focolai del contagio del virus, la quarantena rende le cose ancora più difficili nelle zone più colpite dal Coronavirus.

L’ondata di caos e paura sembra essere diventata uno tsunami a livello mondiale, come riconoscere la paura di chi ci è vicino leggendo il Linguaggio del Corpo? Diamo questi e altri utili consigli sulla Comunicazione Non Verbale che possono risultare utili in questo periodo di confusione dovuto al virus.

Nella Comunicazione Non Verbale i segnali della paura nell’espressione del viso sono i seguenti: sopracciglia sollevate e ravvicinate, rughe centrali sulla fronte, palpebra superiore sollevata con quella inferiore contratta e sollevata, bocca aperta e labbra tese o stirate all’indietro.

Inoltre la paura può manifestarsi con l’immobilizzazione del corpo, la cosiddetta tanatosi.

Quali sono i segnali della tanatosi nell’essere umano? Le manifestazioni tipiche sono: rigidità del collo e degli arti, tendenza a spostare la testa o il corpo all’indietro, sguardo evitato o fisso sull’altro per controllarlo. Inoltre in caso di forte tensione è possibile che una persona immobile arrivi anche a trattenere il respiro per diversi secondi.

Insieme alla paura del Coronavirus, è possibile vedere anche espressioni legate all’emozione del disgusto. Il disgusto si manifesta con la chiusura degli organi di senso (occhi, bocca, naso) con le labbra sollevate col labbro inferiore premuto contro quello superiore, il naso arricciato, le guance sollevate, le sopracciglia abbassate con le palpebre che si stringono fino a chiudere gli occhi.

Altri segnali legati alla paura possono essere i segnali di barriera: capita di proteggere il proprio corpo con degli oggetti (es. giornali, borse) – oltre alla classica mascherina usata in questi giorni – oppure esistono dei gesti di barriera che proteggono il corpo come uno scudo come le braccia e le gambe incrociate.

Inoltre le indicazioni per limitare il contagio del Coronavirus prevedono di evitare il più possibile il contatto fisico e di rimanere a distanza di sicurezza, quindi sarà normale osservare un aumento della distanza prossemica tra le persone, passando dalla sfera personale (1 mt) a quella sociale (1-3 mt) anche nella relazione con amici e familiari.

Dottor Francesco Di Fant
Esperto di Comunicazione, Linguaggio del Corpo, Public Speaking e Analisi della Menzogna

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